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A scuola di emozioni

Insegnanti e genitori ascoltano gli adolescenti

 

 

A scuola di emozioni. Insegnanti e genitori ascoltano gli adolescenti
Autore: Silvia Masci   - psicologa, psicoterapeuta
Editore: Armando
Data pubblicazione: gennaio 2012
 Pagine: 160
Il libro di Silvia Masci - scrive Donata Francescato, ordinario di psicologia di comunità all’Università “La Sapienza” di Roma - è un testo poetico che rivela la passione dell’autrice per gli adolescenti e il suo forte desiderio di aiutare genitori, insegnanti e ragazzi a trasformare la scuola in un luogo di incontro e dialogo tra le generazioni, mettendo le emozioni al centro del processo educativo.Educare, sottolinea giustamente Silvia Masci, significa «promuovere la crescita, stimolando le capacità e le attitudini della persona, aiutandola nel suo sviluppo emotivo, rendendola capace di non fuggire dalle incertezze e incoraggiandola ad affrontare la realtà, così complessa, con i propri limiti e le proprie risorse. Non a caso, alla scuola viene richiesto di essere, oltre che un luogo di elaborazione culturale e intellettuale, uno spazio per esprimersi, tessere relazioni, confrontare esperienze ed emozioni, in modo da assumere quell’affascinante compito di educare istruendo e di istruire educando».
 
“A scuola si fanno tanti corsi di aggiornamento di italiano, storia, matematica… ma non si dice quasi niente sulla collera, sulle paure, sulle gioie e sul dolore di tanti giovani, si parla poco di affettività e, ancor meno, si impara a gestirla. I ragazzi si accorgono che pochi insegnanti capiscono e si preoccupano dei loro sentimenti e portano così avanti, alla loro maniera, dubbi e risentimenti.
È importante invece fermarsi ad ascoltare le emozioni e cercare di comprenderle, perché rappresentano uno dei linguaggi attraverso cui comunichiamo. Esse non solo colorano la vita e ne disegnano i contorni, ma filtrano anche la nostra interiorità, caratterizzano i comportamenti, dirigono le scelte e determinano il nostro stile di risposta al mondo che ci circonda, definendo così la nostra identità. Coglierle ci permette di penetrare al di là della superficie e di ascoltare le motivazioni profonde. Capire meglio gli altri, i loro bisogni e i loro sentimenti, permette di averne meno paura, di sentirli più vicini, più solidali, di rinforzare la cooperazione, di affrontare le avversità e i cambiamenti, di risolvere i conflitti, di essere loro di aiuto e di esserlo anche a noi stessi”.    Silvia Masci